La Vittoria alata

Nel mese di marzo del 1836, in un campo nel territorio di Calvatone, in provincia di Cremona, fu casualmente rinvenuta una statua in bronzo di epoca romana raffigurante una Vittoria su globo. Il sito è quello dell’antica Bedriacum, una fiorente piccola città lungo il percorso dell’antica Via Postumia. 
La statua, datata con precisione agli anni tra il 161 e il 169 d.C. grazie all’iscrizione dedicatoria agli imperatori Marco Aurelio e Lucio Vero, fu venduta alla Prussia nel 1841, restaurata e in seguito esposta al Museo di Berlino. 
La copia cremonese risale al 1937, quando il Comitato per le Celebrazioni Stradivariane (tenutesi in quell’anno) volle farne dono alla città, a seguito della notorietà acquisita grazie alla presenza di un’altra copia, in gesso, alla “Mostra augustea della Romanità”, inaugurata a Roma nel settembre 1937. 
Sin dal momento del ritrovamento, la Vittoria è stata protagonista di intricate vicende, che riguardano da un lato le circostanze della scoperta e l’interesse da parte di studiosi e collezionisti ottocenteschi, dall’altro la sparizione dell’originale dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale, e il ‘mistero’ riguardante la sua sorte.

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